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3 tips per superare le tue convinzioni limitanti

Ottobre 2025

“Tanto non serve a niente”

“Il mio capo non capirà mai”

“Non mi aiuta nessuno, li ho tutti contro”.

Ce lo insegna la psicologia: le convinzioni limitanti nascono dai nostri pensieri. Sopratutto da quei
pensieri automatici negativi (noti con l’acronimo PAN) che creano distorsioni cognitivi. Dalle distorsioni
cognitive nascono così le convinzioni.

Se vuoi superare le tue convinzioni limitanti devi, quindi, partire dai tuoi pensieri.

Avrai forse già sentito parlare di “ruminazione cognitiva” ossia il pensare troppo.

Il fatto è che il nostro cervello primordiale (o cervello rettile) è deputato alla tua
sopravvivenza.
Ciò significa che, difronte ad un evento inatteso, ti presenta la situazione
peggiore possibile. Lo fa per difenderti perchè è gestito dal codice “fight or flight”. Per difenderti e,
farti risparmiare energie, ti propone come prima scelta dei pensieri negativi.

Sai che ognuno di noi registra circa 6200 pensieri al giorno?

E, cosa succede, se la maggior parte di questi pensieri sono negativi? Accade che il tuo senso di
autoefficacia si indebolisce
e tu non ti senti in grado di affrontare una data situazione.
“Non ce la farò mai”. Catastrofizzazione.

Chiaramente, più il tuo cervello registra questa tipologia di PAN, più lo stesso diventa una
convinzione.

Allora che si fa?

Facciamo un passo indietro.

La natura dei pensieri automatici negativi

I pensieri automatici negativi sono telegrafici: brevi e rapidi messaggi interiori che
emergono spontaneamente nella nostra mente, spesso in risposta a determinate situazioni o stimoli. Possono
manifestarsi come auto-critiche, dubbi su se stessi, o previsioni pessimistiche sul futuro. Sono il prodotto del nostro subconscio, influenzato da esperienze passate (tue o di altre persone), convinzioni radicate e modelli di pensiero consolidati. Un circolo vizioso, insomma.

Quando non riconosciuti e non gestiti adeguatamente, questi pensieri automatici negativi possono diventare i semi per le convinzioni limitanti. Come piccole radici che si insinuano nel terreno della nostra mente, crescono alimentate dalle nostre paure, incertezze e insicurezze. Con il
tempo, queste convinzioni limitanti si solidificano, influenzando il nostro comportamento, le nostre
decisioni e le nostre percezioni della realtà.

Come affrontare i PAN?

Riconoscere e affrontare i pensieri automatici negativi è essenziale per contrastare la formazione delle
convinzioni limitanti. Il primo passo è diventare consapevoli di questi pensieri,
osservandoli in modo obiettivo e senza giudizio. Una volta identificati, è importante sfidarli attivamente, mettendo in discussione la loro validità e sostituendoli con pensieri più positivi e costruttivi.

Strategie di Gestione

Esistono diverse strategie che possono aiutarti a gestire i pensieri automatici negativi e a prevenire la
formazione di convinzioni limitanti.

Ne ho scelte tre che trovo estremamente efficaci.

1- Ascoltati (e poi scrivi, lo vediamo al punto 2). I PAN sono spesso legati a determinate
parole (mai, tutti, nessuno, non, verbi al futuro, sono + etichetta, devo/devono). Ecco alcuni
esempi:

2- Pratica il journaling, o scrittura su un diario: una potente tecnica che può aiutarti a
esplorare e sconfiggere le tue convinzioni limitanti passando attraverso il processo di
auto-conoscenza
. Tenere un diario permette di esplorare i pensieri e le emozioni in
modo libero
e senza giudizio, permettendo di identificare e comprendere meglio i modelli di
pensiero negativi che alimentano le convinzioni limitanti. Scrivere su diario consente di mettere in
discussione queste convinzioni, esaminando prove ed esperienze che le confermano o le contraddicono.
Inoltre, il journaling offre uno spazio sicuro per esplorare nuove prospettive, sviluppare
affermazioni positive e impegnarsi in un processo di auto-riflessione e auto-crescita. Facendo journaling
rispetto ai tuoi pensieri automatici negativi puoi, per esempio, farti determinate domande di self
coaching:

Con il tempo, il journaling può aiutarti a trasformare le convinzioni limitanti in credenze più
positive e supportative
, aprendo la strada a un cambiamento positivo e duraturo.

3- Cammina. Si hai letto bene. Esci a camminare nella natura. Camminare in natura non è
solo un esercizio per il corpo, ma anche un toccasana per la mente. Lontano dal trambusto
della vita quotidiana, immergersi nella natura offre un’opportunità preziosa per riconnettersi con
se stessi e rigenerare il proprio benessere mentale
. La bellezza naturale che ci circonda, dai
colori vivaci delle foglie agli uccelli che cinguettano sopra, stimola i nostri sensi e ci aiuta a
distogliere l’attenzione dai pensieri negativi. Inoltre, il movimento del camminare stimola la
produzione di endorfine, neurotransmettitori noti per migliorare l’umore e ridurre lo
stress.
Questo semplice atto fisico ci permette di liberare tensioni accumulate e di rigenerare
l’energia mentale necessaria per affrontare le sfide quotidiane.

Imparando a riconoscere i tuoi pensieri automatici negativi stai compiendo il primo è più importante passo per superare le tue convinzioni limitanti.

Lascia stare le esperienze motivazionali estreme, quelle, lo dice la scienza, funzionano nel breve periodo ma non lasciano effetti (se non negativi) nel medio e lungo periodo.

Per cambiare ci vuole conoscenza, consapevolezza e disciplina.

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