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Le 3R della motivazione

Ottobre 2025

Quando parliamo di motivazione, spesso pensiamo a qualcosa di astratto, quasi magico: “o ce l’hai o non ce l’hai”. In realtà, la ricerca psicologica ci dice che la motivazione è un processo che si può allenare e sostenere con strumenti concreti. Tra questi, nel libro Motivati si diventa. Storie, teorie e pratiche per motivarsi e motivare edito da  Guerini Next parlo delle 3 R della motivazione.

Responsabilità

La responsabilità non è un peso, ma un motore. Le persone si sentono più motivate quando percepiscono di avere controllo e influenza su ciò che fanno. Questo è esattamente ciò che la Self-Determination Theory di Deci e Ryan identifica come bisogno di autonomia, uno dei tre pilastri della motivazione insieme a competenza e relazione.

In azienda, responsabilità significa:

Lo conferma anche uno studio pubblicato sul Journal of Applied Psychologynel 2019:

i lavoratori con alto livello di autonomia percepita hanno una probabilità del 43% maggiore di sentirsi motivati e impegnati.

Rinforzo

Il rinforzo è ciò che ci fa sentire che stiamo avanzando, anche se il traguardo è ancora lontano. Ogni piccolo passo, se reso visibile, diventa un’iniezione di energia. La psicologia comportamentale a partire da Skinner nel lontano 1953 ci ha mostrato come il rinforzo positivo alimenti la motivazione; le neuroscienze confermano che la dopamina rilasciata dal cervello davanti a un feedback positivo crea un ciclo virtuoso di impegno. Eppure dire “brav* hai fatto un buon lavoro” è qualcosa di ancora troppo lontano da essere una buona pratica.

Come si fa?

Del resto chi riceve feedback regolari ha una probabilità 3,6 volte maggiore di sentirsi motivato sul lavoro.

Riconoscimento

Il riconoscimento non è solo una questione di premi o bonus. È la consapevolezza che il proprio impegno viene visto, valorizzato e celebrato. Un “grazie” autentico, la visibilità di un progetto ben fatto, o una parola di apprezzamento possono incidere sulla motivazione molto più di un incentivo economico isolato.

In azienda significa:

La motivazione non è un lampo improvviso né un dono per pochi fortunati. E no, non è la disciplina che salva il progetto. La motivazione serve eccome ed è un processo che cresce quando le persone si sentono responsabili del proprio lavoro, vedono i progressi grazie al rinforzo, e ricevono riconoscimento per ciò che fanno.

Sono queste le 3 R che trasformano un team da “spento” a “coinvolto”, da “passivo” a “protagonista”.

 

Autrice: Lucilla Rizzini

Founder di @Ellecubica & Direttrice del Master in Coaching riconosciuto da AICP

Master Certified Coach (MCC) ICF

Autrice “Motivati si diventa” edito da Guerini Next.

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