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Sviluppo della leadership: dal “so fare io” al “facciamolo insieme”

Dicembre 2025

C’è una verità molto scomoda: ciò che ti ha portato fin qui (spesso la competenza tecnica) non basta per portare il tuo team più lontano. La leadership non è “essere il migliore nel fare”, è coordinare perché gli altri possano fare bene, insieme.

La leadership è una funzione di coordinamento

Quando togliamo l’aura eroica, la leadership torna al suo centro operativo: allineare obiettivi, ruoli, metodi e clima. È regia quotidiana: spiegare il perché delle priorità, definire criteri di scelta, decidere chi decide cosa, proteggere un clima dove parlare è sicuro e l’apprendimento è rapido. È qui che il coaching in azienda e in particolare il business coaching trasformano competenza individuale in competenze trasversali che durano che durano.

Dove sei oggi? La matrice ambizione × abilità

Pensa a due assi: da una parte c’è l’ambizione ossia la spinta a incidere e dall’altra l’abilità o capacità di far accadere le cose con e tramite gli altri. Vediamoli in tabella.

Lo sviluppo della leadership è il viaggio verso l’ultimo quadrante. Il primo ostacolo? La trappola del tecnicismo: essere promossi perché risolvi meglio di tutti e continuare a farlo tu. La svolta avviene quando sposti la competenza nel team attraverso affiancamento, mentoring e delega progressiva.

Come si fa (in pratica)

1) chiarisci obiettivo, perché e criteri. Senza criteri condivisi (impatto, rischio, impegno) ogni riunione col team diventa un referendum.

2) disegna ruoli e autonomia, non solo task. La delega non è “fai tu”, è un accordo sul risultato atteso, risorse, confini e check-in.

3) metti in sicurezza la comunicazione. Un canale ufficiale per decisioni/avanzamenti e un rituale breve settimanale: cosa volevamo ottenere, cosa è accaduto, cosa cambiamo ora.

4) dai feedback che costruiscono. Specifici, tempestivi, su comportamenti osservabili e collegati al prossimo passo. Riconosci il progresso, non solo l’esito.

5) proteggi tempo e attenzione. Il valore nasce in blocchi di attenzione profonda: taglia riunioni inutili, usa aggiornamenti asincroni, difendi finestre di lavoro concentrato.

Le competenze che pesano di più (man mano che cresci)

All’inizio della carriera il peso è sul tecnico; salendo di livello contano sempre di più le competenze relazionali e organizzative: delega, motivazione, persuasione, gestione dei conflitti, team building, definizione degli obiettivi, gestione del cambiamento.

Non si tratta di smettere di saper fare, ma di rendere gli altri capaci di fare. La leadership, in quest’ottica, è una palestra continua di coordinamento.

Perché il coaching in azienda accelera la transizione

Il business coaching lavora sulle tre leve che più spesso bloccano manager e team leader:

Il risultato? Il leader libera capacità (meno operatività diretta, più decisioni di livello), il team cresce in autonomia e la qualità delle decisioni aumenta.

Autrice: Lucilla Rizzini

Founder di @Ellecubica;

Direttrice del Master in Coaching riconosciuto da AICP

Master Certified Coach (MCC) ICF

Autrice “Motivati si diventa” edito da Guerini Next.

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Leading Others

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