Vi siete mai chiesti perché alcune persone lavorano meglio sotto pressione?
La risposta spesso risiede nella ‘fear motivation‘, o motivazione basata sulla paura. Questa forma di motivazione estrinseca si manifesta quando la paura di conseguenze negative, come il fallimento o la punizione, ci spinge ad agire.
La “fear motivation” è una forma di motivazione in cui le azioni di una persona sono guidate dalla paura di conseguenze negative. Questa paura può derivare da vari fattori, come il timore di fallire, di deludere gli altri, di perdere una posizione o di affrontare critiche pesanti. A differenza della motivazione intrinseca, che è alimentata dalla passione, dall’interesse personale o da un senso di soddisfazione interiore, la fear motivation è alimentata da stimoli esterni.
I costi nascosti della fear motivation
Diversi studi hanno dimostrato che la paura può essere un potente motore per il miglioramento delle performance. Un articolo pubblicato sul “Journal of Personality and Social Psychology” ha evidenziato come la paura di conseguenze negative può spingere le persone a impegnarsi maggiormente nei loro compiti e a raggiungere obiettivi significativi. Quando siamo motivati dalla paura, tendiamo a focalizzarci meglio, a pianificare in modo più meticoloso e a evitare distrazioni.
Pensate a tutte quelle volte in cui avete studiato per un esame solo per evitare di fallire, o avete lavorato fino a tardi per evitare la frustrazione di una scadenza mancata. Sapete che se non fate un buon lavoro, rischiate di essere criticati dal vostro superiore o addirittura di perdere una promozione. Questa paura vi spinge a prepararvi con maggiore impegno e a dare il massimo. Alzi la mano chi non si è trovato almeno una volta in una situazione simile?
La paura può essere un potente motore che ci aiuta a superare l’inerzia e a spingerci verso i nostri obiettivi.
Attenzione però: basarsi troppo sulla paura può avere effetti negativi sul vostro benessere psicofisico. È importante bilanciare la ‘fear motivation’ con motivazioni positive e intrinseche, come la passione e il desiderio di crescita personale.
Nonostante i benefici a breve termine, la fear motivation ha anche i suoi limiti e può avere effetti negativi a lungo termine. La paura costante può portare a stress cronico, ansia e burnout. Un ambiente di lavoro in cui la paura è il principale motore di motivazione può diventare tossico, riducendo la soddisfazione lavorativa e aumentando il turnover del personale.
Secondo un articolo pubblicato su “Harvard Business Review”, i leader che utilizzano la paura come strumento principale di motivazione possono vedere un calo nella creatività e nell’innovazione tra i loro team. La paura di sbagliare può impedire ai dipendenti di prendere rischi calcolati o di proporre nuove idee, limitando così il potenziale di crescita dell’organizzazione.
Tattiche di gestione
La chiave per sfruttare la fear motivation in modo positivo è bilanciarla con altri tipi di motivazione e adottare strategie per gestire lo stress e l’ansia associati. Ho elaborato qualche piccolo suggerimento.
- Riconoscere la paura: Il primo passo per gestire la fear motivation è riconoscerla. Essere consapevoli delle paure che ci guidano può aiutarci a comprendere meglio le nostre reazioni e a trovare modi per affrontarle in modo costruttivo.
- Bilanciare con la motivazione intrinseca: Cercate di bilanciare la fear motivation con motivazioni intrinseche. Trovate aspetti del lavoro che vi appassionano e che vi danno soddisfazione personale.
- Impostare obiettivi realistici: Stabilire obiettivi chiari e realistici può aiutarvi a gestire la paura del fallimento. Suddividete i compiti complessi in passaggi micro e raggiungibili, celebrando ogni piccolo successo lungo il percorso.
- Praticare la visualizzazione: visualizzazioni guidate, lo yoga e tecniche di rilassamento possono essere efficaci per ridurre lo stress e l’ansia associati alla fear motivation e possono aiutarvi a mantenere la calma e la concentrazione.
- Creare un ambiente positivo: Se siete leader, è importante creare un ambiente di lavoro positivo e di supporto. Incoraggiate la comunicazione aperta, offrite feedback costruttivi e riconoscete i successi dei collaboratori.
- Cercate supporto: cercate alleati quando ne avvertite il bisogno. Parlate con un coach o un terapeuta per ottenere consigli su come gestire la fear motivation e migliorare il vostro benessere mentale.
Utilizzate la paura come un alleato, non come un nemico.
Autrice: Lucilla Rizzini
Direttrice del Master in Coaching riconosciuto da AICP & Founder di @Ellecubica
Professional Certified Coach (PCC) ICF
Esperta di comunicazione interculturale per il business