Ogni anno, molte aziende investono budget significativi nella formazione. Eppure, a distanza di pochi mesi, i comportamenti faticano a cambiare. I manager continuano a sovraccaricarsi, i team restano disallineati e la motivazione si spegne poco dopo la chiusura dell’aula.
Secondo i dati di Ellecubica HR Analytics (2025), la formazione tradizionale genera un ROI medio di 2,4:1, mentre solo il 28% dei partecipanti applica in modo duraturo quanto appreso nei tre mesi successivi all’intervento. Perché?
La risposta sta nella natura stessa della formazione: è efficace solo se il terreno è pronto. Senza consapevolezza, motivazione interna e un contesto che supporti l’azione, anche il corso migliore rischia di restare sterile.
Il vero ostacolo alla crescita dei collaboratori non è la mancanza di contenuti, ma la mancanza di spazi per elaborare, allenarsi, agire. Serve qualcosa di più profondo. Serve un ponte tra ciò che si impara e ciò che si fa davvero.
È qui che entra in gioco il coaching dinamico.
Il coaching dinamico è un approccio integrato, che adatta ogni intervento al livello di sviluppo e alla “coachability” della persona. A differenza del coaching tradizionale, che si basa su domande e ascolto attivo, il coaching dinamico può includere formazione, mentoring e guida, quando serve, restando comunque rispettoso dell’etica professionale.
I risultati sono tangibili:
- ROI medio: 6,1:1 (fonte: Ellecubica, 2025)
- +31% di benessere percepito nei team che accedono allo sportello di coaching aziendale
- 93% delle aziende che hanno adottato il coaching dinamico dichiara un miglioramento osservabile nel clima e nella performance
- A livello internazionale, secondo l’International Coaching Federation (ICF), l’86% delle aziende che utilizzano il coaching registra un ritorno positivo sull’investimento in termini di performance e coinvolgimento
Ma non si tratta solo di numeri. Il coaching dinamico trasforma il modo in cui le persone si percepiscono, si relazionano e si assumono responsabilità. Non è una motivazione effimera, ma un processo di sviluppo reale e duraturo.
Anche la letteratura conferma l’importanza del coaching nei contesti organizzativi. Come evidenzia Julie Starr, autrice di The Coaching Manual (Pearson Education, 2021):
“Il coaching professionale efficace avviene quando le persone si sentono libere di riflettere, sperimentare e crescere. Senza questa fiducia e senza strumenti concreti, nessun cambiamento può davvero consolidarsi.”
Se la tua azienda ha già provato a far crescere le persone solo con corsi e workshop… E se ti stai chiedendo perché i risultati non durano, è il momento di fare un passo diverso.
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Autrice: Lucilla Rizzini
Founder di @Ellecubica & Direttrice del Master in Coaching riconosciuto da AICP
Professional Certified Coach (PCC) ICF
Autrice “Motivati si diventa” edito da Guerini Next.