Cos’è davvero l’impotenza appresa (e perché ci riguarda tutti)
L’impotenza appresa è una condizione che si manifesta quando una persona, dopo aver sperimentato più volte l’impossibilità di controllare l’esito degli eventi, smette di provare a cambiare la situazione, anche quando ne avrebbe la possibilità.
Il termine è stato coniato da Martin Seligman negli anni ’60, in una serie di esperimenti che dimostrarono come soggetti esposti a situazioni senza via d’uscita sviluppassero la tendenza a non agire nemmeno quando l’uscita diventava possibile (Seligman, 1975).
Non si tratta di pigrizia o disinteresse. È una convinzione appresa: “Non serve a nulla provarci”.
Questa dinamica si sviluppa spesso in contesti ad alta pressione, poco supportivi o segnati da esperienze ripetute di insuccesso o svalutazione.
Impotenza appresa e leadership: quando il passato sabota il futuro
Nel libro Motivati si diventa racconto come la motivazione non è solo desiderio, ma anche memoria: memoria di successi, di fallimenti, di occasioni mancate.
Quando un collaboratore smette di esporsi, di proporre, di mettersi in gioco, il rischio è interpretarlo come “disimpegno”. Ma spesso, dietro quella passività, c’è un messaggio ben più profondo: “Ho imparato che non vale la pena provarci”.
Un leader inconsapevole di questo fenomeno rischia di:
- rispondere con pressione a chi ha bisogno di possibilità
- giudicare come svogliato chi ha solo perso fiducia
- inasprire un clima di controllo che aumenta la chiusura
Un leader consapevole, invece:
- legge i segnali silenziosi della resa
- crea piccole esperienze di efficacia
- ricostruisce la fiducia un passo alla volta
I dati parlano chiaro
Uno studio di Maier e Seligman (1976) ha dimostrato che l’impotenza appresa riduce drasticamente la motivazione intrinseca, la capacità di apprendere e la proattività. Peterson, Maier e Seligman hanno evidenziato una correlazione tra impotenza appresa e sintomi depressivi, specialmente in ambienti percepiti come ingiusti o punitivi.
Cilgiegina sulla torta? In ambito organizzativo, secondo Amy Edmondson ambienti privi di sicurezza psicologica favoriscono l’impotenza appresa: le persone smettono di proporre soluzioni, temono di sbagliare, si limitano a eseguire.
5 segnali che indicano impotenza appresa nel team
Se noti che un membro del team:
- evita di prendere iniziative
- accetta tutto in modo passivo, senza entusiasmo
- non esprime mai opinioni personali
- si scusa in anticipo per ogni azione
- dice spesso “tanto non serve”
… potresti essere di fronte a un caso di impotenza appresa.
E allora cosa fare?
Non serve alzare la voce. Serve rialzare il senso di autoefficacia.
Da dove si comincia?
Nel libro Motivati si diventa scrivo:
“La motivazione si costruisce con senso, ma si riattiva con esperienza. Le persone tornano a crederci quando vedono che possono fare la differenza.”
Secondo Albert Bandura la chiave per superare l’impotenza appresa è proprio l’esperienza ripetuta di successo, anche in compiti semplici, accompagnata da un supporto empatico e non giudicante. Il leader, in questo processo, diventa facilitatore di possibilità: non solo colui o colei che guida, ma colei o colui che restituisce agency.
Allenare la speranza concreta
Dovremmo smetterla di vedere la speranza come un’illusione: la speranza non è un’illusione: è un’abilità mentale fatta di obiettivi, percorsi e motivazione. Si può allenare. Ma per farlo servono contesti in cui il tentativo è valorizzato almeno quanto il risultato.
3 domande per chi guida persone
- Dove, nel tuo team, vedi segnali di resa silenziosa?
- Quali possibilità puoi restituire oggi, anche con un gesto minimo?
- Come puoi trasformare la tua leadership in un antidoto all’impotenza appresa?
Non sempre chi smette di provarci è svogliato. Spesso è solo stanco di non essere ascoltato.
Essere leader significa anche questo: riconoscere il punto in cui una persona ha smesso di crederci, e restituirle il diritto di riprovare.
Autrice: Lucilla Rizzini
Founder di @Ellecubica & Direttrice del Master in Coaching riconosciuto da AICP
Professional Certified Coach (PCC) ICF
Autrice “Motivati si diventa” edito da Guerini Next.