Nel coaching, l’obiettivo del cliente è il punto di partenza di ogni sessione. Tuttavia, chiunque abbia esperienza nel settore sa che, spesso, ciò che il coachee porta inizialmente sul tavolo non è il vero nodo su cui lavorare. Durante la sessione, emergono nuove consapevolezze, si aprono connessioni inaspettate e l’attenzione può spostarsi verso aspetti più profondi o inattesi.
Come gestire questi cambiamenti senza forzare il processo? Il coach deve essere in grado di riconoscere quando un cambio di focus è una naturale evoluzione del percorso e quando, invece, rischia di diventare una fuga o una distrazione. In questo articolo esploreremo perché il cambiamento dell’obiettivo è un fenomeno comune nel coaching, come affrontarlo in modo efficace e quali errori evitare.
Perché l’obiettivo può cambiare durante una sessione di coaching?
Un cambio di obiettivo non significa che il coachee abbia sbagliato a identificare il suo punto di partenza. Spesso, il problema iniziale è solo la superficie di un tema più profondo.
Ecco alcune delle principali ragioni per cui l’obiettivo di una sessione può cambiare:
1. Il coachee ha individuato solo la punta dell’iceberg
Molte volte, chi si rivolge a un coach è consapevole di un problema, ma non ha ancora esplorato a fondo le cause che lo generano. Ad esempio, un manager può arrivare con l’idea di voler migliorare la gestione del tempo, ma durante la sessione emergere che la vera difficoltà sta nel non riuscire a dire di no.
2. L’emersione di un insight improvviso
Durante il dialogo con il coach, il coachee può vivere un’illuminazione (insight) che lo porta a riconsiderare il suo obiettivo. Questa nuova consapevolezza può spostare il focus della sessione su un aspetto più urgente o rilevante.
3. Un cambiamento emotivo in corso
Le emozioni giocano un ruolo chiave nel coaching. Un evento recente o una forte emozione provata durante la sessione possono portare il coachee a cambiare direzione, focalizzandosi su qualcosa di più impattante rispetto all’obiettivo iniziale.
4. Una reazione passeggera o una strategia di evitamento
Non sempre il cambio di obiettivo è positivo. A volte, può essere una strategia di fuga, per evitare di affrontare un nodo difficile. Il coach deve essere in grado di distinguere tra un cambiamento utile e una deviazione dettata da resistenze interiori.
Come gestire il cambio di obiettivo in modo efficace
Il coach non deve mai imporre un percorso, ma facilitare la riflessione affinché sia il coachee a scegliere consapevolmente.
Ecco alcuni passi fondamentali per gestire il cambio di obiettivo senza perdere il filo della sessione:
1. Restituire un feedback chiaro
Se emerge un nuovo tema, il primo passo è farlo notare al coachee con un feedback. Ad esempio:
“All’inizio della sessione hai espresso il desiderio di lavorare sulla gestione del tempo, ma ora sembra emergere un tema legato alla difficoltà di dire di no. Ti riconosci in questa dinamica?”
Questo aiuta il coachee a prendere coscienza della direzione della sessione e a scegliere se approfondire il nuovo tema o tornare all’obiettivo originale.
2. Chiedere il permesso di esplorare il nuovo tema
Il coaching è uno spazio di consapevolezza e il coach deve rispettare il percorso del coachee. Prima di spostarsi su un nuovo argomento, è utile chiedere:
“Ti sembra utile esplorare questo tema ora, oppure preferisci concentrarti su ciò che avevi definito come obiettivo iniziale?”
In questo modo, il coachee mantiene il controllo del suo percorso.
3. Collegare il vecchio e il nuovo obiettivo
Se emergono più temi, il coach può aiutare il coachee a vedere il legame tra di essi:
“In che modo pensi che la gestione del tempo e la difficoltà a dire di no siano collegate?”
Questa domanda permette al coachee di trovare connessioni utili senza sentirsi disorientato.
4. Capire se il cambio di obiettivo è una fuga
Se il coachee cambia tema improvvisamente e sembra voler evitare un argomento importante, il coach può aiutarlo a esplorare il motivo di questo spostamento:
“Abbiamo toccato diversi temi oggi. Come ti senti rispetto a questi argomenti? C’è qualcosa che preferisci evitare in questo momento?”
Questa riflessione permette di comprendere se il coachee sta inconsciamente evitando una sfida significativa.
Gli errori da evitare quando cambia l’obiettivo
Gestire il cambio di obiettivo richiede sensibilità e attenzione. Ecco alcuni errori comuni da evitare:
- Forzare il coachee a restare sul primo obiettivo: se il cliente ha maturato una nuova consapevolezza, il coach deve essere flessibile.
- Accettare il cambiamento senza verificarne la validità: non tutti i cambi di focus sono utili. È compito del coach aiutare il coachee a fare chiarezza.
- Intervenire troppo presto: il coach non deve guidare il cliente verso un tema che ritiene più rilevante, ma aiutarlo a prendere decisioni consapevoli.
- Dare per scontato che il coachee sappia esattamente cosa vuole: spesso il coaching serve proprio a chiarire il vero obiettivo. Il coach deve accompagnare il cliente nel processo, senza aspettarsi risposte immediate.
Il cambio di obiettivo durante una sessione è un fenomeno naturale e può essere un’opportunità per il coachee di scoprire qualcosa di nuovo su di sé. Tuttavia, è essenziale che questo cambiamento avvenga in modo consapevole e non come un meccanismo di fuga.