Ellecubica

Quando pensiamo al “vero leader”, spesso costruiamo un’icona: carismatico, determinato, capace di ispirare, sempre presente, capace di prendere decisioni rapide, in ascolto attento ed empatico e così dicendo… ma mi chiedo e vi chiedo “esiste davvero qualcuno così, sempre e in ogni situazione?

Personalmente non conosco nessuno con tante e tali caratteristiche quindi, per me, la verità è che i leader non esistono. Esistono stili di leadership. Esistono azioni di leadership. Esistono momenti in cui ognuno di noi può guidare, anche solo per un attimo, un attimo decisivo.

Nessuno può essere tutto, sempre.

La leadership è un concetto complesso, spesso semplificato da miti irrealistici. Come scrivo nel libro Motivati si diventa:

“Ogni impresa umana inizia con uno sguardo.”
Non con un ruolo. Non con un carisma. Non con un feedback ben restituito.

Inizia con uno sguardo che riconosce, che accoglie e che apre possibilità.

E allora dovremmo smettere di cercare il leader perfetto. Iniziamo a riconoscere che ogni persona può esprimere elementi di leadership, anche senza avere una posizione formale.

La leadership non si indossa. Si coltiva.

Se continuiamo a inseguire il modello del “leader ideale” rischiamo solo di sentirci costantemente inadeguati. Perché la verità è semplice:

  • nessuno può incarnare sempre tutte le qualità della leadership;
  • nessuno è motivato e centrato ogni giorno;
  • nessuno riesce a ispirare, decidere, mediare e progettare in modo eccellente in contemporanea.

Quello che possiamo fare, invece, è coltivare intenzionalmente alcuni elementi di leadership, che poi si manifestano in base al contesto, al team, al momento.

5 elementi chiave della leadership che puoi allenare

Non esiste “il leader”, ma esistono azioni e tratti di leadership che tutti possiamo sviluppare. Eccone 5 che considero fondamentali:

  1. Sguardo generativo. Vedere potenziale dove gli altri vedono limiti. Riconoscere talenti non ancora sbocciati.
  2. Responsabilità del proprio ruolo. Non cercare colpe, ma chiedersi: “Cosa posso fare io, adesso?” Questo atteggiamento costruisce e rafforza la fiducia nel team.
  3. Cura del giardino interiore. Coltivare la propria motivazione, gestire le emozioni, sapersi rigenerare.
  4. Capacità di creare senso condiviso. Aiutare il team a collegare il lavoro quotidiano a una visione. Quando manca il senso, la motivazione crolla.
  5. Fiducia prima di risultato. Dare fiducia anche quando il risultato non c’è ancora. Non per ingenuità, ma per scelta strategica. Perché la motivazione cresce dove qualcuno sente che tu credi in lui.

Non serve carisma. Serve allenamento.

Essere leader non è una condizione permanente. È un processo che si costruisce nel tempo, fatto di gesti, ascolto, consapevolezza.

“La leadership non è uno stato, è una responsabilità che scegli ogni giorno.”

Cosa puoi fare, oggi

  • Smettere di cercare il leader perfetto
  • Smettere di sentirci inadeguati se non lo siamo
  • Iniziare a chiederci: in che modo posso esprimere oggi un elemento di leadership?

Nel prossimo articolo approfondiamo gli stili di leadership e come riconoscerli nelle dinamiche quotidiane (anche quando non ti senti affatto un leader).

Nel frattempo se vuoi, puoi approfondire questi temi nel mio libro “Motivati si diventa, Storie teorie e pratiche per motivarsi e motivare” ricco di esempi reali, domande di coaching e strumenti da usare per te o per il tuo team. Lo trovi qui. 

 

Autrice: Lucilla Rizzini

Direttrice del Master in Coaching riconosciuto da AICP & Founder di @Ellecubica

Professional Certified Coach (PCC) ICF

Autrice “Motivati si diventa” edito da Guerini Next.

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