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“Mi fido di te. Cosa sei disposto a perdere?”

Nel mio libro Motivati si diventa, cito questa frase di una canzone di Jovanotti per introdurre uno dei concetti più controintuitivi e potenti legati alla motivazione: la fiducia viene prima. Se aspettiamo di vedere per credere, rischiamo di non vedere mai nulla.

Eh si perchè..

Per generare motivazione nei nostri team, nei colleghi e persino in noi stessi, dobbiamo avere il coraggio di compiere il primo passo. Di fidarci, anche se non ne abbiamo ancora le prove.

La fiducia come carburante motivazionale

Fiducia è sapere che posso contare sull’altro anche quando non ho certezze.

Nel contesto lavorativo, la fiducia crea un clima che favorisce l’iniziativa, la responsabilità e il senso di appartenenza. Le persone motivate sono persone che si sentono viste, supportate, rispettate. E tutto questo parte da un atto di fiducia.

Come scrivo in “Motivati si diventa” edito da Guerini Next:

“Quando deposito metaforicamente una somma offrendo a una persona la mia fiducia, questa persona, se onesta e responsabile, risponderà restituendomi fiducia. Dovete essere disposti a perdere. Ancora e ancora.”

La velocità della fiducia

Nel suo libro The Speed of Trust, Stephen M. R. Covey descrive un principio fondamentale per le organizzazioni: la fiducia fa risparmiare tempo e denaro. Quando le persone si fidano tra loro:

  • le decisioni si prendono più velocemente
  • i processi sono più snelli
    i team sono più coesi
  • la motivazione è più alta, perché c’è meno paura di essere giudicati.

Viceversa, in ambienti dove regnano il sospetto e il controllo eccessivo, ogni piccolo passo richiede verifiche, riunioni, approvazioni, appesantendo il lavoro e spegnendo l’entusiasmo.

I 4 pilastri per costruire fiducia

Nel mio lavoro con aziende e professionisti, identifico quattro parole chiave per generare fiducia e, di conseguenza, motivazione:

  1. autonomia – Permettere alle persone di scegliere come raggiungere un obiettivo le rende più ingaggiate e responsabili.
  2. feedback – Il riscontro costruttivo, dato con rispetto, è un potente motore motivazionale.
  3. riconoscimento – Celebrare i successi e apprezzare lo sforzo aiuta a far sentire ogni persona valorizzata.
  4. comunicazione – Parlarsi apertamente e onestamente previene malintesi, rafforza i legami e costruisce un clima di sicurezza psicologica.

“Le persone devono sentirsi libere di esprimere le proprie preoccupazioni e di fare domande senza temere eventuali ripercussioni” (Motivati si diventa)

Dalla teoria alla pratica: come favorire la fiducia nel team

Non basta parlare di fiducia: bisogna praticarla ogni giorno. Ecco alcune azioni concrete per favorirla:

  • Condividi informazioni, anche quando non sono definitive
  • Ascolta senza giudicare e senza interrompere
  • Riconosci i meriti degli altri, anche in pubblico se la cultura lo consente
  • Chiedi scusa quando sbagli (senza se e senza ma)
  • Evita micro-controlli: dai alle persone spazio per agire e per sbagliare.

La fiducia si costruisce nei dettagli, nelle conversazioni quotidiane, nei gesti non detti.

La fiducia non è un lusso, è la base. Se vogliamo persone motivate, dobbiamo creare ambienti in cui ci si possa sentire liberi di sbagliare, di proporre, di agire. Dove la fiducia si muove veloce, anche la motivazione accelera.

E se proprio dobbiamo cominciare da qualcosa, cominciamo da qui: dare fiducia prima di pretenderla.

Se vuoi scoprire di più sul tema della motivazione ti invito alla lettura di “Motivati si diventa” Storie, teorie e pratiche per motivarsi e motivare. Lo trovi qui. 

 

Autrice: Lucilla Rizzini

Direttrice del Master in Coaching riconosciuto da AICP & Founder di @Ellecubica

Professional Certified Coach (PCC) ICF

Autrice “Motivati si diventa” edito da Guerini Next.

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