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Come stabilire il prezzo delle sessioni di coaching?

Determinare il prezzo delle sessioni di coaching può sembrare un compito complicato, ma con una visione chiara e una strategia mirata, è possibile stabilire tariffe adeguate e coerenti con il proprio valore. Vediamo insieme quali sono i principali aspetti da considerare e alcune strategie utili. 

Fattori chiave per stabilire il prezzo delle sessioni di coaching 

Quando decidi quale prezzo applicare, tieni in considerazione diversi elementi. Innanzitutto, l’esperienza del coach è un fattore cruciale: più esperienza hai accumulato, maggiore sarà la tua competenza percepita, e questo può riflettersi in tariffe più alte. Inoltre, la tipologia di business coaching o life coaching che offri incide sul prezzo: per esempio, nel coaching aziendale o executive, i clienti sono disposti a pagare di più rispetto ad altri ambiti. Infine, non basarti solo sul tempo impiegato nelle sessioni, ma concentrati sul valore percepito della trasformazione che offri. Quanto più sarà tangibile il cambiamento che riesci a facilitare, tanto più il cliente percepirà valore nel tuo servizio. 

Una scelta strategica per la vendita del coaching 

Una delle strategie più efficaci per stabilire il prezzo è l’uso dei pacchetti, anziché vendere sessioni singole. Offrire pacchetti consente al cliente di concentrarsi non solo sul numero di ore acquistate, ma soprattutto sui risultati finali. Questo approccio enfatizza la trasformazione che il cliente otterrà, piuttosto che focalizzarsi semplicemente sul tempo della singola sessione. Inoltre, i pacchetti possono favorire un maggiore impegno da parte del cliente: chi acquista un percorso completo tende a dedicarsi di più al processo, aumentando così anche le probabilità di successo. 

Psicologia dei prezzi per le sessioni di coaching 

Un altro aspetto da non sottovalutare è la psicologia dei prezzi: il modo in cui i tuoi clienti percepiscono il prezzo ha un impatto diretto sulla percezione del valore. Per esempio, tariffe più alte spesso trasmettono un’immagine di qualità e professionalità. Se hai un buon bagaglio di esperienza e testimonianze solide, potresti considerare una strategia di premium pricing: questo approccio può rafforzare il tuo posizionamento nel mercato, facendoti apparire come un coach di alto livello. 

Certificazioni di coaching: sono necessarie? 

Infine, le certificazioni, come quelle rilasciate dalla ICF, possono rappresentare un valore aggiunto, specialmente se operi nel settore corporate. Tuttavia, il vero valore del coaching sta nella trasformazione che sei in grado di offrire, più che nel numero di certificazioni che possiedi. 

 

In sintesi, definire il prezzo delle tue sessioni di coaching richiede una riflessione accurata e una strategia mirata. Concentrati sul valore che porti ai tuoi clienti, utilizza pacchetti per incentivare impegno e risultati e sfrutta la psicologia dei prezzi per trasmettere il giusto posizionamento. 

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  • Comment (2)
  • Ciao Lucilla!

    Come si concilia la vendita dei pacchetti con la personalizzazione dei percorsi?

    E un’altra domanda: a diverse persone possono servire i tempi diversi per raggiunge i propri obiettivi. A qualcuno può bastare una sessione, ad altro, forse, tre, ad un altro ancora otto.

    Vendere il servizio a pacchetti è etico, onesto?
    Non costringiamo il nostro cliente ad acquisire i percorsi al nostro favore? Proponendo i percorsi di otto sessioni quando, magari, basterebbero quattro?
    È il mio dubbio.

    • Ciao Nataly, eccomi da te. Grazie per la domanda. La nostra esperienza da Coach dovrebbe permettermi di comprendere, post questionario di coachability e sessione di intake, di comprendere tra i nostri pacchetti quale fa al caso del coachee. Il percorso è comunque personalizzato ovviamente ma nel nostro metodo di coaching dinamico indiciamo una roadmap da seguire. E’ stata l’esperienza che ci ha portato a tracciare questo percorso. Anche lato etica essendo il coaching un’alleanza basata sulla fiducia siamo, in primis, noi Coach a doverci fidare del processo e delle nostre competenze. Se il Coachee non è cochable (in questo noi siamo superati dal nostro questionario) allora sapremo che il pacchetto coaching non fa al caso suo. Allora siamo etici nel proporre del coaching dinamico, per l’appunto. Nell’accordo di coaching possiamo sempre inserire la possibilità per il coachee ti interrompere il percorso senza quindi chiedere il saldo della cifra totale all’inizio (come fanno molti coach americani). Per chiudere se bastano 4 sessioni allora noi come Coach dobbiamo, alla sessione 4 dire che per noi il percorso è chiuso ma…ricordiamoci che è il coachee a decidere. Se dovesse voler proseguire forse significa che non abbiamo esplorato bene. Ho risposto alle tue domande? Grazie per il contributo

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